La seconda guerra persiana

Rerum scriptores tradunt Xerxem, Darei regis filium, decem ammis postquam Persae ab Atheniensibus ad Marathonam devicti erant, bellum in Graecos renovavisse forti exercitu classeque ingenti. Propter commune periculum omnes Graeci libertatem servaturi societatem fecerunt. Leonidas, quem Lacedaemonii regem creaverant, cum sociorum exercitu Thermopylarum angustias occupavit. Atheniensium classis ad Artemisium promonturium in ancoris stetit quod hostium impetus sustinere aut retardare sperabat. Ad Thermopylas Leonidae milites incredibili virtute Persis restiterunt, donec barbari, cum proditor Ephialtes eis occultam viam per Thermopylas ostendisset, Graecos post terga petiverunt et interfecerunt. Itaque Persarum exercitus in Graeciam irrupit et Athenas contendit. Postquam oraculum delphicum Atheniensibus dixit: «Moenibus ligneis vos defendite!» Themistocles Atheniensibus explicavit Apollinem illis verbis naves significavisse. Tum Atheniensium classis in freto Salamino cum Xerxis classe conflixit: plurimae hostium naves demersae sunt quas Persarum rex in Graecos miserat et hostes profligati sunt.

Gli storici tramandano che Serse, figlio del re Dario, dieci anni dopo che i Persiani erano stati sconfitti dagli Ateniesi a Maratona, ripresero la guerra contro i Greci con un forte esercito e una grande flotta. Per il pericolo comune tutti i Greci strinsero un’alleanza per salvaguardare la libertà. Leonida, che gli Spartani avevano eletto re, occupò la gola delle Termopili con l’esercito degli alleati. La flotta degli Ateniesi stette all’ancora presso il promontorio Artemisio, poiché sperava di sostenere o rallentare l’attacco dei nemici. Alle Termopili i soldati di Leonida tennero testa ai Persiani con incredibile valore, finché i barbari, poiché il traditore Efialte aveva mostrato loro un sentiero nascosto attraverso le Termopili, attaccarono i Greci alle spalle e li annientarono. Pertanto l’esercito dei Persiani fece irruzione in Grecia e si diresse ad Atene. Dopo che l’oracolo di Delfi disse agli Ateniesi: «Difendetevi con mura di legno!», Temistocle spiegò agli Ateniesi che Apollo con quelle parole aveva indicato le navi. Allora la flotta degli Ateniesi combatté con la flotta di Serse nello stretto di Salamina: moltissime navi dei nemici, che il re dei Persiani aveva mandato contro i Greci, furono affondate e i nemici furono sbaragliati.