La vita a Sparta

Spartae parvo virorum numero imperium regebatur. A Spartanis tantum et agri et divitiae tenebantur, ceteri autem (“tutti gli altri”) contemnebantur, maxime Hilotae, qui (“i quali”, nom. plur.) in servorum numero putabantur. Nam Hilotae agros colebant nec bona habebant nec securi umquam vivebant. Interdum enim ludi causa Spartani arma sumebant et miseros Hilotas telis hastisque caedebant. Spartae ne advenae quidem ab oppidi incolis feris diligebantur atque saepe inimici existimabantur. Cum a Spartanis numerus advenarum nimius putabatur, advenae Sparta pellebantur. At ne Spartani quidem vitam bene agebant; enim cum inimicis bellum gerere semper cogebantur.

Ad Litteram – Pag.58 n.22

A Sparta il governo era guidato da un piccolo numero di uomini. Erano considerati dagli spartani solo i campi e la ricchezza, tutto il resto era disprezzato (le altre erano disprezzate), soprattutto gli Iloti, che venivano considerati in base al numero degli schiavi. Infatti gli Iloti coltivavano i campi e non avevano beni né vivevano mai sicuri. Talvolta, infatti, gli Spartani prendevano le armi per svago e con dardi e lance uccidevano i poveri Iloti. A Sparta neppure gli stranieri erano ben visti dai rozzi abitanti della città e spesso erano ritenuti nemici. Quando dagli Spartani il numero degli stranieri era ritenuto troppo alto, gli stranieri venivano cacciati da Sparta. Ma neppure gli Spartani vivevano bene; infatti erano sempre costretti a combattere con i nemici.