La volpe e il corvo

Corvus de fenestra caseum rapuerat et super celsam arborem resederat. Dum corvus caseum edere incipit, vulpes eum vidit et sic dixit: «Corve, tuarum pennarum nitor mirus est! Tuus corpus et vultus decore pleni sunt! Si (“se”) vocem quoque habes, animalium rex certe es!». Corvus stultus, quia vocem ostendere cupiebat, emisit ore caseum et vulpes dolosa avidis dentibus celeriter eum rapuit. Tum corvus, quia a vulpe deceptus erat, acerbe gemuit.

Un corvo aveva rubato del formaggio da una finestra e si era posato su un alto albero. Mentre il corvo cominciava a mangiare il formaggio, una volpe lo vide e disse così: «Corvo, lo splendore delle tue penne è straordinario! Il tuo corpo e volto sono pieni di grazia! Se hai anche la voce, sei certamente il re degli animali!». Lo sciocco corvo, poiché desiderava mostrare la voce, lasciò cadere il formaggio dal becco e la sleale volpe lo afferrò rapidamente con i denti. Allora il corvo, poiché era stato ingannato dalla volpe, sospirò amaramente.