La volpe e la cicogna

Olim vulpecula ciconiam ad cenam invitat. In patinam vulpecula cibum ponit, deinde patinam contumeliose ciconiae dat: nam ciconia cibum a patina sumere nescit, quia ciconiae longius rostrum est. Postridie ciconia vulpeculam ad cenam invitat, et in lagoenam escas ponit; postea lagoenam vulpeculae praebet: sed vulpecula a lagoena escas sumere nescit, et frustra linguam in lagoenam inserit. Tunc ciconia vulpeculam monet: «Hesternam contumeliam vindico, vulpecula: qui iniurias parat, iniurias accipit».

Grammatica Picta – Pag.46 n.18

Un giorno una piccola volpe invita una cicogna a cena. La piccola volpe serve il cibo in un piatto, poi, in maniera offensiva, dà il piatto alla cicogna: infatti la cicogna non può mangiare il cibo dal piatto, poiché la cicogna ha un becco troppo lungo. Il giorno successivo la cicogna invita a cena la piccola volpe, e serve le pietanze in una bottiglia; quindi offre la bottiglia alla piccola volpe: ma la piccola volpe non può mangiare i cibi dalla bottiglia, e introduce inutilmente la lingua nella bottiglia. A quel punto la cicogna rimprovera la piccola volpe: Vendico l’offesa di ieri, o piccola volpe: colui che procura offese, riceve offese.