L’amicizia tra Lelio e Scipione

Sed quoniam res humanae fragiles caducaeque sunt, semper amici anquirendi sunt, quos diligamus et a quibus diligamur; caritate enim benevolentiaque sublata, omnis est e vita sublata iucunditas. Mihi quidem Scipio est subito ereptus, sed vivit semperque vivet; virtutem enim amavi illius viri, quae extincta non est; nec illa virtus versatur ante oculos mihi soli, qui illam semper in manibus habui, sed etiam posteris erit clara et insignis. Nemo umquam animo aut spe maiora suscipiet, qui sibi illius memoriam atque imaginem non proponat. Equidem ex omnibus rebus, quas mihi aut fortuna aut natura tribuit, nihil habeo, quod cum amicitia Scipionis possim comparare. In hac mihi de re publica consensus, in hac rerum privatarum consilium, in eadem requies plena oblectationis fuit. Numquam illum ne minima quidem re offendi, nihil audivi ex eo ipse, quod mihi displiceret; una domus erat, idem victus, isque communis, neque solum militia, sed etiam peregrinationes rusticationesque communes.

A scuola di latino – Pag.38 n.88 – Cicerone

Ma poiché le cose umane sono fragili e caduche, si deve sempre cercare qualcuno che ci ami e da cui siamo amati; infatti, tolto l’affetto e la benevolenza, ogni gioia è tolta alla vita. Per me Scipione, sebbene mi sia stato improvvisamente portato via, vive tuttavia e sempre vivrà; infatti di quell’uomo ho amato la virtù, che non è venuta meno; né quella virtù, che ho avuto sempre tra le mani, sta davanti ai miei soli occhi, ma sarà celebre ed insigne anche per i posteri. Mai nessuno, che non reputi debba mettersi davanti il ricordo o l’immagine di quello [= di Scipione], proporrà cose più grandi nell’animo o nella speranza. Quanto a me, di tutte le cose, che la sorte o la fortuna mi ha concesso, non ho niente da poter paragonare all’amicizia di Scipione. In questa per me vi fu l’accordo riguardo lo Stato, in questa il consiglio di affari privati, nella stessa una tranquillità piena di diletto. Mai l’ho offeso nemmeno nella più piccola cosa, io stesso non ho mai udito da lui nulla che mi dispiacesse; una era la casa, medesimo il modo di vivere, e inoltre [in] comune non solo il servizio militare, ma anche i viaggi e le villeggiature.