L’asino ha bevuto la luna

Quadam (“una”) nocte nonnulli pastores sub patula arbore apud parvam paludem quiescebant; in tranquilla paludis aqua imago lunae, tum omnino plenae, repercutiebatur. Forte (avv.) asinus, siti compulsus (“spinto”), ad paludem venit et ad aquam appropinquavit, sed pastores, cum eum (acc. “lo”) viderunt, magnis clamoribus miseram bestiam ab aqua removerunt, quia unus ex eis (“di loro”) antea dixerat (“aveva detto”): “Asinus ab aqua arcete! Nam, si asinus aquam bibet, certe lunam quoque exsorbebit: itaque nos sine luna manebimus. Interea atra nubes lunam obscuravit. Tum pastores, qui (nom.= “che”) lunam numquam conspiciebant, culpam asino tribuerunt: statim eum (acc. = “lo”) circumdederunt, ceperunt et in iudicium adduxerunt. Stultus iudex pastores audivit et sententiam dixit: “Asinus lunam exsorbuit: eum (acc.= “lo”) interficite et ex eius stomacho lunam extrahite!”. Tum pastores miserum asinum interficerunt eiusque stomachum incidere coeperunt: tunc forte nubes evanuerunt et luna in caelo rursus apparuit. Insipientes pastores sibi meritum tribuerunt eorumque laeti clamores ad sidera pervenerunt.

Una notte alcuni pastori riposavano sotto un ampio albero vicino ad una piccola palude; nella calma acqua della palude si rifletteva l’immagine della luna, allora completamente piena. Per caso un asino, spinto dalla sete, giunse presso la palude e si avvicinò all’acqua, ma i pastori, quando lo videro, con forti urla allontanarono la sventurata bestia dall’acqua, poiché uno di loro prima aveva detto: «Tenete lontano l’asino dall’acqua! Infatti, se l’asino berrà l’acqua, senza dubbio inghiottirà anche la luna: pertanto noi resteremo senza luna. Nel frattempo una scura nuvola nascose la luna. Allora i pastori, che non vedevano più la luna, diedero la colpa all’asino: subito lo accerchiarono, lo catturarono e lo portarono in giudizio. Lo sciocco giudice ascoltò i pastori ed emise la sentenza: «L’asino ha inghiottito la luna: uccidetelo e togliete la luna dal suo stomaco!». Allora i pastori uccisero il povero asino e cominciarono ad aprire il suo stomaco: allora per caso le nuvole sparirono e la luna apparve di nuovo in cielo. Gli sciocchi pastori si attribuirono il merito e le loro liete grida giunsero alle stelle.