Le due madri

Olim duae (due) mulieres ad Salomonem regem venerunt, illum sapientem. Prior (La prima) dixit: «Hic infans meus est, sed ista mulier, inimica mea, eum (lo) putat suum et puerum flagitat!». Altera contradixit: «Ego mater vera sum, mihi fidem da! Verba istius falsa sunt: nam haec filium peperit, sed mox ille decessit. Nuper filiolum meum clam cepit: hic infans non est filius eius (di lei), sed meus!». Salomon rex diu dubius fuit, deinde arduam rem hoc modo solvit: «Hoc vobis propono: hunc puerum gladio dividam in duas (in due) partes». Tum prior mulier subito exclamavit: «Hoc iustum est! Tibi gratiam ago, rex: puerum divide!». Sed altera misere flere incepit et clamavit: «Noli eum necare (Non ucciderlo), sapiens rex! Trade potius hunc puerum isti mulieri!». Tum rex constituit: «Tu mater vera est!». Itaque filium ei (a lei) dedit et addidit: «Illam vero in vincula conicite!».

Un tempo due donne andarono dal re Salomone, il ben noto saggio. La prima disse: «Questo bambino è mio, ma questa donna, mia nemica, lo crede suo e pretende il bambino!». L’altra replicò: «Io sono la vera madre, credimi! Le parole di costei sono false: infatti costei ha partorito un figlio, ma quello è morto subito dopo. Recentemente ha preso di nascosto il mio figlioletto: questo bambino non è suo figlio, ma mio!». Il re Salomone fu a lungo dubbioso, poi risolse in questo modo la difficile faccenda: «Vi propongo questo: dividerò in due parti questo bambino con una spada». Allora la prima donna immediatamente esclamò: «Questo è giusto! Ti ringrazio, re: dividi il bambino!». Ma l’altra cominciò a piangere infelicemente e gridò: «Non ucciderlo, saggio re! Consegna piuttosto questo bambino a codesta donna!». Allora il re stabilì: «Tu sei la vera madre!». E così le diede il figlio e aggiunse: «Gettate quella in prigione!».