Le leggi della mia città ideale

Urbs mea perfecta has leges edet, quibus civium vitam et mores dirigat: “Homines inter se colunto, quia illi pares idemque sunt; mulieres suas multum amanto et eas aequales sibi putanto. Cives naturam defendunto, ut pueri et iuvenes bene vivere possint; semper hospitaliter liberaliterque peregrinos accipiunto, quod Iuppiter protegit hospites et hospiti iniuriam facere est deum ofendere. Si cives in castris fuerint propter bellum, ducibus parento et strenue pugnanto, semper urbis salutem saluti suae anteponentes et, si res id postulabit, suam vitam fortiter danto pro utilitate communi. Quicumque in aliam regionem venerit, de re publica sua bene dicito et superbus patria sua esto.” Postea leges ad ipsos cives se convertent: “Estote integri, ideles, constantes; ne proditote idem ne per cruciatum quidem, ne insontes accusatote, ne sontes occultatote, sed semper veritatis defensores estote. Et vos, pueri, parentes amatote, qui vitam vobis donaverint et vos cotidie adiuvant. Mementote: ilius gratus erga patrem matremque amatur a deis, ilius ingratus severe adrogantiae suae poenam luet.” Sic mea urbs tam suos cives amabit ut his legibus liberaliter eos educet.

Ad litteram – Esercizi 1 – Pag.252 n.9

La mia città perfetta presenterà tali leggi, per conformare la vita ed i costumi dei cittadini: “gli uomini devono rispettarsi tra di loro, perché questi sono pari e uguali; devono amare molto le loro donne e devono reputarle uguali a loro. I cittadini devono difendere la natura, affinché fanciulli ed i giovani possano vivere bene; devono accogliere sempre con cortesia e ospitalità i pellegrini, perché Giove protegge gli ospiti e sarebbe come offendere la divinità recare offesa all’ospite. Se i cittadini si saranno trovati nell’accampamento per la guerra dovranno obbedire ai comandanti e combattere valorosamente, anteponendo sempre la salvezza della città alla propria salvezza e, se la situazione lo richiederà, dovranno offrire coraggiosamente la propria vita per l’utilità comune.
Chiunque sarà giunto in un’altra regione, dovrà dire bene in merito al proprio stato e e dovrà essere orgoglioso della propria patria. “Poi le leggi si convertiranno per gli stessi cittadini: “siate integri fedeli, costanti; non tradite la fiducia neppure sotto tortura, non accusate gli innocenti, non nascondete i colpevoli, ma siate sempre difensori della verità. E voi, fanciulli, amate i genitori,, che vi hanno donato la vita e vi aiutano ogni giorno. rammentate: il figlio grato verso il padre e la madre, è amato dagli dèi, il figlio ingrato subirà severamente la pena della sua arroganza. La mia città amerà così tanto i propri cittadini da forgiarli liberalmente con queste leggi.