Le nuove armi di Enea

Sub insula, quae Vulcanus appellata est, quondam Cyclopum antra erant atque incudinum ictus fragorem ad auras referebant. Die quo Venus, nova arma Aeneae filio quaesitura, Vulcanum adivit, deus ab alto caelo descendit, quia opus tanti momenti erat, ut se praesente confici cuperet. Cum vero antrum iniit, alii Cyclopes immensum Iovis fulmen excudebant; alii Marti apparabant currum, quo ille vectus urbes circumit atque ad horrida bella viros concitat. Et ecce Vulcanus, ubi in medium antrum prodiit: «Cuncta intermittite, inquit, coeptosque labores auferte: nunc arma acri viro facere debemus». Dixerat, ac statim illi in novum opus incumbunt. Alii enim ventosis follibus ignes in vasta fornace refovent, alii aes et aurum fundunt, alii metallum stridens in lacu tingunt, alii denique ingentem Aeneae clipeum informant. Tandem dea filio suo nova et nitentia arma tradit, ut Aeneas cum Rutulis et eorum sociis bellum gerere possit.

Sotto l’isola, che è stata chiamata Vulcano, un tempo c’erano gli antri dei Ciclopi e i colpi delle incudini portavano il rumore verso il cielo. Nel giorno in cui Venere andò da Vulcano per chiedere nuove armi per il figlio Enea, il dio scese dall’alto cielo, poiché l’opera era di una così grande importanza che voleva si facesse in sua presenza. Ma quando entrò nell’antro, alcuni Ciclopi forgiavano un enorme fulmine di Giove; altri preparavano il carro di Marte, trasportato dal quale egli visita le città e incita gli uomini alle orribili guerre. Ed ecco che Vulcano, quando avanzò in mezzo all’antro, disse: «Interrompete tutto, mettete da parte i lavori intrapresi: ora dobbiamo forgiare le armi per un uomo valoroso». Aveva parlato, e subito quelli si dedicano al nuovo lavoro. Alcuni infatti ravvivano il fuoco nella grande fornace con i ventosi mantici, altri fondono il bronzo e l’oro, altri immergono nell’acqua il metallo stridente, altri infine foggiano il grande scudo di Enea. Alla fine la dea consegna a suo figlio le nuove e splendenti armi, affinché Enea possa far guerra con i Rutuli e i loro alleati.