Le ultime parole di Micipsa, re di Numidia, ai figli e al nipote Giugurta (I)

Nunc, quoniam mihi natura finem vitae facit, per hanc dexteram, per regni fidem moneo Iugurtham ut hos, qui tibi genere propinqui, beneficio meo fratres sunt, caros habeas. Non exercitus neque thesauri praesidia regni sunt, verum amici, quos neque armis cogere neque auro parare potes: officio et fide pariuntur. Quis est autem amicior quam frater fratri? Aut quem alienum fidum invenies, si tuis hostis fueris?

Ora, poiché a me la natura pone fine alla vita, per questa destra, per la fedeltà del regno, esorto Giugurta di aver cari costoro, che ti sono parenti per nascita, fratelli per mio beneficio. Le difese di un regno non sono né gli eserciti né i tesori, ma gli amici, che non puoi né costringere con le armi né procurarti con l’oro: si ottengono con il rispetto e la lealtà. Ma chi è più amico di un fratello per un fratello? O quale estraneo troverai fedele, se sarai stato nemico dei tuoi?