L’importanza dei patti

Cloelia, virgo una ex obsidibus, frustrata custodes, dux agminis virginum inter tela hostium Tiberim tranavit, sospitesque omnes Romam ad propinquos restituit. Quod ubi regi nuntiatum est, primo incensus ira oratores Romam misit Cloeliam expostulatum. Deinde in admirationem versus, supra Coclites Muciosque dicebat id facinus esse, et prae se ferebat («lasciava intendere») quemadmodum si non dedatur obses («se non gli veniva riconseganto l’ostaggio») pro rupto foedus se habiturum, sic («solo se») deditam intactam inviolatamque ad suos remissurum. Utrimque constitit fides; et Romani pignus pacis ex foedere restituerunt, et apud regem Etruscum non tuta solum sed honorata etiam virtus fuit, laudatamque virginem parte obsidum se donare dixit. Pace redintegrata Romani novam in femina virtutem novo genere honoris, statua equestri, donavere; in summa Sacra via fuit posita virgo insidens equo.

Clelia, una fanciulla tra gli ostaggi, dopo aver eluso le guardie, come guida della schiera delle fanciulle attraversò a nuoto il Tevere tra i dardi dei nemici e a Roma le restituì tutte illese ai genitori. Quando ciò fu riferito al re, dapprima, acceso d’ira, mandò ambasciatori a Roma per reclamare Clelia. Poi, voltosi all’ammirazione, diceva che questa impresa era al di sopra dei Cocliti e dei Muzi, e lasciava intendere che, come se non gli veniva riconsegnato l’ostaggio avrebbe considerato rotto il patto, così, se fosse stata consegnata intatta e inviolata, l’avrebbe restituita ai suoi. La parola fu mantenuta da entrambe le parti; i Romani restituirono il pegno della pace in base al patto, e presso il re degli Etruschi la virtù non solo fu al sicuro, ma fu anche onorata, e disse che donava alla fanciulla, dopo averla lodata, una parte degli ostaggi. Ristabilita la pace, i Romani donarono all’insolito valore in una donna un nuovo genere di omaggio, una statua equestre; in cima alla via Sacra fu posta una (statua di) fanciulla che sedeva su un cavallo.