L’inizio della guerra di Gallia

Caesari cum nuntiatum esset Helvetios per provinciam nostram iter facere conari, maturat ab urbe proficisci et ad Genavam pervenit. Provinciae toti quam maximum potest militum numerum imperat; pontem qui erat ad Genavam iubet rescindi. Ubi de eius adventu Helvetii certiores facti sunt, legatos ad eum mittunt, qui dicerent sibi esse in animo sine ullo maleficio iter per provinciam facere, propterea quod aliud iter haberent nullum; rogabant ut id sibi facere liceat. Caesar concedendum non putabat; neque homines inimico animo, data facultate per provinciam itineris faciendi, temperaturos esse ab iniuria existimabat. Tamen, ut spatium intercedere posset, dum milites quos imperaverat convenirent, legatis respondit diem se ad deliberandum sumpturum esse. Interea a lacu Lemanno ad montem Iuram murum fossamque perducit. Eo opere perfecto, praesidia disponit, quo facilius, si se invito transire conarentur, prohibere possit.

Cesare

Dopo che era stata riferita a Cesare la notizia che gli Elvezi tentavano di transitare per la nostra provincia, egli si affrettò a partire da Roma e giunse a Ginevra. Comandò a tutta la provincia di fornire il maggior numero possibile di soldati; ordinò di tagliare il ponte che si trovava vicino a Ginevra. Quando gli Elvezi vennero informati del suo arrivo, mandarono da lui degli ambasciatori a dirgli che essi avevano intenzione di attraversare la provincia, senza danneggiare nulla, perché non avevano nessun altro passaggio; chiedevano che ciò fosse loro consentito. Cesare riteneva che non dovesse essere concesso; e pensava che uomini d’animo ostile, se fosse stata accordata la possibilità di passare per la provincia, non si sarebbero trattenuti dalle offese. Tuttavia, affinché potesse trascorrere un po’ di tempo, fino al momento che si riunissero i soldati che aveva richiesto, rispose agli ambasciatori che si sarebbe preso un giorno per riflettere. Intanto fece tracciare un muro e un fossato dal lago Lemano fino al monte Giura. Portata a termine quest’opera, dispose i presidi, per poterli respingere più facilmente, qualora avessero tentato di passare contro il suo volere.