Lodi e onori di Ottaviano

Quis est enim, qui hoc non intellegat, nisi Caesar exercitum paravisset, non sine exitio nostro futurum Antoni reditum fuisse? Ita enim se recipiebat ardens odio vestri, cruentus sanguine civium Romanorum, quos Suessae, quos Brundisi occiderat, ut nihil nisi de pernicie populi Romani cogitaret. Quod autem praesidium erat salutis libertatisque vestrae, si C.Caesaris fortissimorum sui patris militum exercitus non fuisset? Cuius de laudibus et honoribus, qui ei pro divinis et immortalibus meritis divini immortalesque debentur, mihi senatus adsensus paulo ante decrevit ut primo quoque tempore referretur. Quo decreto quis non perspicit hostem esse Antonium iudicatum? Quem enim possumus appellare eum, contra quem qui exercitus ducunt, iis senatus arbitratur singulares exquirendos honores?

Esperienze di traduzione – Pag.338 n.5 – Cicerone

Infatti chi c’è che non capisca questo cioè che, cesare, se non avesse preparato un esercito, il ritorno di Antonio, non sarebbe stato per noi senza rovina. infatti ritornava così ardente di odio verso di voi, macchiato del sangue dei cittadini romani che aveva ucciso a sessa e a brindisi da non pensare niente se non la distruzione del popolo romano. quale difesa della vostra salvezza e della vostra libertà ci sarebbe stata se non ci fosse stato l’esercito dei fortissimi soldati di suo padre, giulio cesare? riguardo le lodi e gli onori di costui, che sono dovute divine e immortali a lui in cambio di meriti divini e immortali, il consenso del senato decretà a me poco prima che si riferisse il prima possibile. Chi non vede che un tale decreto implicitamente giudica Antonio come nemico pubblico? Come altrimenti dovremmo chiamarlo, se il senato decreta che si ricerchino oneri eccezionali, per i comandanti di eserciti che marciano contro di lui?