L’universo è stato creato per l’uomo

Principio ipse mundus deorum hominumque causa factus est, quaeque in eo sunt, ea parata ad fructum hominum et inventa sunt. Est enim mundus quasi communis deorum atque hominum domus aut urbs utrorumque; soli enim ratione utentes iure ac lege vivunt. Ut igitur Athenas et Lacedaemonem Atheniensium Lacedaemoniorumque causa putandum est conditas esse omniaque, quae sint in his urbibus eorum populorum recte esse dicuntur, sic, quaecumque sunt in omni mundo, deorum atque hominum putanda sunt. Iam vero circumitus solis et lunae reliquorumque siderum, quamquam etiam ad mundi cohaerentiam pertinent, tamen et spectaculum hominibus praebent; nulla est enim insatiabilior species, nulla pulchrior et ad rationem sollertiamque praestantior; eorum enim cursus dimetati maturitates temporum et varietates mutationesque cognovimus. Quae si hominibus solis nota sunt, hominum facta esse causa iudicandum est.

Nexus – Pag.13 n.6 – Cicerone

Innanzitutto il mondo è stato di per se stesso costruito per gli uomini e per gli dèi e tutto ciò che esso contiene è stato predisposto e si è rivelato di utilità per l’uomo. Il mondo è infatti una sorta di comune dimora degli dèi e degli uomini o, se si vuole, una città destinata ad accoglierli entrambi: lo dimostra il fatto che essi soli hanno l’uso dellaragione e vivono in base al diritto ed alle leggi. Come dunque Atene e Sparta sono da ritenersi costruite in funzione degli Ateniesi e degli Spartani e a buon diritto si afferma che quanto si trova in esse appartiene a quei popoli, allo stesso modo tutto ciò che il mondo reca in sé in tutta la sua estensione deve considerarsi come appartenente agli dèi ed agli uomini. Consideriamo i movimenti del sole, della luna e delle altre stelle: essi servono indubbiamente a mantenere la compagine dell’universo, ma offrono anche all’uomo uno spettacolo la cui contemplazione non stanca mai e del quale nessun’altra visione è più bella e più adatta a stimolare l’attività razionale. In base alla misurazione di quei movimenti siamo riusciti a determinare i limiti, le variazioni, ed i mutamenti delle stagioni, tutti fenomeni questi che, se sono noti solo all’uomo, non possono che essere stati predisposti appositamente per lui.