Meglio l'esperienza che troppa scienza!

Olim Lydorum rex regiae (= di corte) astrologum de tempestate consuluit, quia per agros deambulare exoptabat. Astrologus, diu (avv.) caelum spectans, antiquos libros legit, deinde respondit: «Hodie, mi rex, sol splendebit et haud dubie imber iter tuum non impediet!». Rex placide equum conscendit et agros petivit. Sed agricola eum (= lo) vidit et ei (= gli, a lui) dixit: «Ad regiam statim remea, rex! Hoc (= Questo, ciò; ogg.) pro bono tuo dico! Nam magna tempestas adventat ideoque, si sub divo (= all’aperto) manebis, magnum imbrem deprehendes!». Sed rex, quod credebat praedictioni quae (= che) ab astrologo pronuntiata erat, verba agricolae contempsit, iter suum continuans. Sed repente magnum murmur auditum est, totum caelum nubibus nigris opertum est et sol obscuratus est; paulo post (= poco dopo)magna aquae copia de aethere praecipitavit et miserum regem madidum reddidit!

Un giorno il re dei Lidi consultò l’astrologo di corte riguardo al tempo, poiché desiderava passeggiare per i campi. L’astrologo, mentre osservava a lungo il cielo, lesse libri antichi, poi rispose: «Oggi, mio re, splenderà il sole e senza dubbio la pioggia non ostacolerà la tua passeggiata!». Il re salì tranquillamente sul cavallo e si diresse verso i campi. Ma un contadino lo vide e gli disse: «Torna subito nella reggia, o re! Lo dico per il tuo bene! Infatti si avvicina un violento temporale e perciò, se resterai all’aperto, prenderai molta pioggia!». Ma il re, poiché si fidava della predizione che era stata pronunciata dall’astrologo, trascurò le parole del contadino, continuando la sua passeggiata. Ma all’improvviso si sentì un forte boato, tutto il cielo fu ricoperto da nuvole scure e il sole fu oscurato; poco dopo dal cielo cadde una gran quantità d’acqua e rese inzuppato il povere re!