Perché i flautisti portano la maschera

Tibicines in templo Iovis traduntur quaedam ludicra, ex ritu antiquitatis, fecisse. Quae exercere prohibiti per senatus consultum, irati se sua sponte Tibur transtulerunt. Cumque sacris usuique deessent, repetiti sunt per legatos, sed eis reverti non visum est. Paulo post Tiburtini ferias simulaverunt ebriosque eos plaustris Romam revexerunt. Tum evenit ut, cum temulenti essent, personas sumerent velarentque vultus pudore. Exinde usus personarum consuetudo servata est.

Nepoziano

Si tramanda che i flautisti nel tempio di Giove facessero alcuni spettacoli, secondo un sacro rito del tempo antico. Essendo stato vietato di praticarli da un decreto del senato, sdegnati si trasferirono volontariamente al di là del Tevere. E poiché mancavano alle cerimonie e alla pratica religiosa, vennero richiamati tramite dei delegati, ma a loro non sembrò opportuno di ritornare. Poco dopo i Tiburtini finsero delle feste e li ricondussero ubriachi su dei carri a Roma. Allora avvenne che, essendo ebbri, si misero le maschere e coprirono il volto per la vergogna. Da allora si è mantenuta la consuetudine dell’impiego delle maschere.