Rapidità di Cesare nelle decisioni militari

Altero die Caesar, cum ad oppidum Senonum Vellaunodunum venisset, ne quem post se hostem relinqueret, quo expeditiore re frumentaria uteretur, oppugnare instituit idque biduo circumvallavit; tertio die, missis ex oppido legatis de deditione, arma conferri, iumenta produci, sescentos obsides dari iubet. Ea qui conficeret, Gaium Trebonium legatum relinquit; ipse, ut quam primum iter conficêret, Cenabum, oppidum Carnutum, proficiscitur; qui, tum primum adlato nuntio de oppugnatione Vellaunoduni, cum longius eam rem ductum iri existimarent, praesidium Cenabi tuendi causa, quod eo mitterent, comparabant. Huc biduo Caesar pervenit. Castris ante oppidum positis, diei tempore exclusus, in posterum (diem) oppugnationem differt et, quod oppidum Cenabum pons fluminis Ligeris contingebat, veritus ne noctu incolae ex oppido profugerent, duas legiones in armis excubare iubet.

Maiorum Lingua C

Il giorno seguente Cesare, dopo essere arrivato alla città dei Senoni Vellaunoduno, per non lasciare alcun nemico dietro di sé, per sfruttare più liberamente il rifornimento di grano, decise di assediarla e in due giorni la circondò con una steccata; il terzo giorno, dopo che dalla città furono mandati dei rappresentanti a trattare della pace, ordinò di raccogliere le armi, mostrare le bestie e consegnare seicento ostaggi. Lasciò il legato Gaio Tribonio a portare a termine questo; egli stesso, per compiere il prima possibile il viaggio, partì per Cenabo, città dei Carnuti; riferitagli la conquista di Vellaunoduno, poiché pensavano che la situazione sarebbe stata prolungata ancora, per sorvegliare Cenabo preparavano una guarnigione che inviavano là. In due giorni Cesare arrivò là. Collocato il campo davanti alla città, impossibilitato dalla poca luce, rimandò l’assalto al giorno seguente e, dal momento che il ponte del la Loira toccava la città di Cenabo, temendo che gli abitanti fuggissero di notte dalla città, ordinò che due legioni armate montassero la guardia.