Ritorno trionfale di Ottaviano e instaurazione della pax Augusta

Caesar autem reversus in Italiam atque urbem quo occursu, quo favore hominum omnium generum, aetatum, ordinum exceptus sit, quae magnificentia triumphorum eius, quae fuerit munerum, ne in operis quidem iusti materia, nedum huius tam recisi digne exprimi potest.
Nihil deinde optare a dis homines, nihil dii hominibus praestare possunt, nihil voto concipi, nihil felicitate consummari, quod non Augustus post reditum in urbem rei publicae populoque Romano terrarumque orbi repraesentaverit.
Finita vicesimo anno bella civilia, sepulta externa, revocata pax, sopitus ubique armorum furor, restituta vis legibus, iudiciis auctoritas, senatui maiestas, imperium magistratuum ad pristinum redactum modum, tantummodo octo praetoribus adlecti duo. Prisca illa et antiqua rei publicae forma revocata.
Rediit cultus agris, sacris honos, securitas hominibus, certa cuique rerum suarum possessio; leges emendatae utiiiter, latae salubriter; senatus sine asperitate nec sine severitate lectus. Principes viri triumphisque et amplissimis honoribus functi adhortatu principis ad ornandam urbem inlecti sunt.

Esperienze di traduzione – Pag.136 n.9 – Velleio Patercolo

Ma, neppure nell’argomento di un’opera completa, tanto meno in quello di questa tanto breve, non si può esprimere degnamente con quale accoglienza, con quale favore da parte degli uomini di tutte le classi, età, ordini, fu ricevuto Cesare, tornato in Italia ed in città, quale fu la magnificenza dei trionfi, quale quella degli spettacoli.
Quindi gli uomini non possono chiedere agli dei niente, nel colmo della felicità non si può conseguire niente, che Augusto dopo il ritorno in città non abbia fatto subito per lo Stato e per il popolo romano e per il mondo.
Le guerre civili sono state terminate nel ventesimo anno, quelle esterne cessate, la pace è stata ripristinata, ovunque si è placato il furore delle armi, è stata restituita forza alle leggi, autorità ai processi, grandezza al senato, il potere dei magistrati è stato riportato all’antica regola, ad otto pretori ne sono stati aggregati solo due. E’ stata ristabilita quella passata ed antica forma di repubblica.
E’ tornata la coltivazione nei campi, il rispetto per le cose sacre, la tranquillità per gli uomini, un sicuro possesso delle proprie cose per ciascuno; leggi sono state corrette utilmente, proposte vantaggiosamente; il senato è stato eletto senza difficoltà e con gradimento. Gli uomini più importanti che hanno compiuto sia trionfi sia grandissimi onori su esortazione del promotore sono stati chiamati ad ornare la città.