Romolo, primo re di Roma

Primus Romulus, Martis Reaeque filius, apud Tiberim flumen urbem Romam condiderat; nova urbs, in collibus sita apud placidi fluminis ripas, ad vitam (per vivere) necessaria non solum ex mari, sed etiam a terra accipiebat. At Romulus fratris sanguigne nova moenia urbis maculavit, atque postea ex illo scelere labores miseriaeque multae Romanis fuerunt. Urbe condita, Romani sine feminis erant; ita sub noctem Romulus ex urbe ad Sabinos vicos cum hominibus iter fecit et Sabinas puellas e gremio matrum repuit. Tum vero virginum patres fratresque ad regem Tatium venerunt qui, iniuria suscensus, bellum Romanis indixit. Post multa et varia proelia reges pacem firmaverunt atque regna consociaverunt. Denique Romulus, postquam multa alia bella cum finitimis populis gesserat, ad mortem venit; post mortem Romani deum Romulum fecerunt et in deorum numero collocaverunt.

Per primo Romolo, figlio di Marte e Rea, aveva fondato la città di Roma presso il fiume Tevere; una nuova città, sita sui colli presso le rive di un tranquillo fiume, riceveva le cose necessarie per vivere non solo dal mare ma anche dalla terra. E Romolo macchiò le nuove mura della città con il sangue del fratello, e dopo dal quel delitto i lavori e molte disgrazie ci furono per i romani. Fondata la citta, i romani erano senza donne, così di notte Romolo dalla città fece un viaggio con i (suoi) uomini verso i vicini sabini e rapì dal grembo materno le fanciulle sabine. Allora in vero i padri delle fanciulle e i fratelli giunsero dal re Tazio che, conosciuta l’offesa, proclamò guerra ai romani. Dopo molti e vari combattimenti i re firmarono la pace e unirono i regni. Infine Romolo, dopo che aveva compiuto molte altre guerre con i popoli confinanti, morì, dopo la morte i romani fecero Romolo un dio e lo collocarono nel numero degli dei.