Saggi consigli

Vixit olim apud Indos, in remotissimis Asiae regionibus, vir sapientissimus, cui nomen fuit Balaam. Hic vocavit filium suum ut haec praecepta ei daret: “Fili mi, cura ne sis minus providus formica, quae aestate cibum quo vivit hieme congregat. Fili, cura ne sit vigilantior quam tu gallus, qui matutino tempore vigilat, dum tu dormis. Fili, cura ne sit corde melior quam tu canis, qui beneficentissimus est in homines qui in eum benefici fuerunt, interdum in homines quoque qui maleficentiores. Fili, plurimos amicos habere et nullum inimicum est maxima felicitas, quia amicitia optimum vitae alimentum, inimicitia pessimum malorum est.

Un tempo presso gli Indiani, in un territorio assai remoto dell’Asia, visse un uomo molto saggio, che ebbe il nome di Balaam. Costui chiamò suo figlio per dargli questi insegnamenti. «Figlio mio, bada di non essere meno previdente della formica, che in estate raccoglie il cibo con cui vive d’inverno. Figlio, bada che non sia più vigile di te il gallo, che al mattino è sveglio, mentre tu dormi. Figlio, bada che non sia migliore di cuore di te il cane, che è assai generoso nei confronti degli uomini che sono stati generosi nei suoi, talvolta anche nei confronti degli uomini che sono stati piuttosto malvagi (nei suoi confronti). Figlio, avere moltissimi amici e nessun nemico è la fortuna più grande, poiché l’amicizia è il miglior sostentamento della vita, l’inimicizia (è) il peggiore dei mali.