Sconfitta di Cassivellauno, re dei Catuvellauni

Dum haec in his locis geruntur, Cassivellaunus ad Cantium, quod esse ad mare supra demonstravimus, quibus regionibus quattuor reges praeerant, Cingetorix, Carvilius, Taximagulus, Segovax, nuntios mittit atque eis imperat uti coactis omnibus copiis castra navalia de improviso adoriantur atque oppugnent. Ei cum ad castra venissent, nostri eruptione facta, multis eorum interfectis, capto etiam nobili duce Lugotorige suos incolumes reduxerunt. Cassivellaunus hoc proelio nuntiato tot detrimentis acceptis, vastatis finibus, maxime etiam permotus defectione civitatum legatos per Atrebatem Commium de deditione ad Caesarem mittit. Caesar, cum constituisset hiemare incontinenti propter repentinos Galliae motus, neque multum aestatis superesset, atque id facile extrahi posse intellegeret, obsides imperat et quid inannos singulos vectigalis populo Romano Britannia penderet constituit; interdicit atque imperat Cassivellauno, ne Mandubracio neu Trinobantibus noceat.

Cesare

Mentre in quei luoghi accadevano queste vicende, Cassivellauno inviò degli ambasciatori nel Canzio, che come abbiamo sopra ricordato si trova vicino al mare, regione a cui erano a capo quattro re, Cingetorige, Carvilio, Tassimagulo, Segovace, e ordinò a costoro di attaccare all’improvviso, una volta riunite tutte le milizie, l’accampamento navale e di assediarlo. Quando essi erano giunti vicino all’accampamento, i nostri, fatta una sortita, dopo aver ucciso molti di loro e catturato anche il celebre capo Lugotorige, ritornarono sani e salvi. Cassivellauno, essendogli stato riferito l’esito di questo scontro, patite tante perdite, devastate le sue terre, soprattutto anche scoraggiato per la defezione delle tribù, mandò, tramite l’Atrebate Commio, gli ambasciatori da Cesare per trattare la resa. Cesare, avendo deciso di passare l’inverno in continente a causa delle improvvise sommosse dei Galli, e poiché non restava molto dell’estate, e capiva che (il nemico) poteva facilmente tirarla per le lunghe, impose la consegna degli ostaggi e fissò quale tributo dovesse pagare ogni anno la Britannia al popolo Romano; ordinò e prescrisse a Cassivellauno di non recar offesa a Mandubracio e ai Trinovanti.