Servio Tullio

Eo tempore in regia mirabile prodigium accidit. Puero dormienti, cui Servio Tullio fuit nomen, caput arsisse ferunt in multorum conspectu; maximo igitur clamore orto, Tarquinius Priscus rex et Tanaquil regina accurrerunt. Familiaris, cum aquam ferret ut ignem restingueret, retentus est a regina quae quaesivit quid faceret et cur puerum excitaturus esset. Sedato tumultu, mulier puerum moveri vetuit donec sua sponte experrectus esset; mox cum somno etiam flammae abierunt. Tum abducto in secretum viro, Tanaquil «Videsne puerum hunc – inquit – quem tam humili cultu educamus? Quondam erit lumen rebus nostris dubiis praesidiumque regiae adflictae; proinde omni indulgentia nostra nutriamus puerum, qui materiam ingentis publice privatimque decoris feret». Inde puerum ut liberum erudierunt artibus quibus ingenia ad magnae fortunae cultum excitantur. Evenit facile quod dis cordi erat: iuvenis evasit vere indolis regiae et Tarquinius, cum nesciret cui filiam suam desponderet, statuit Servium generum suum esse.

Livio

In quel periodo nella reggia avvenne un meraviglioso prodigio. Raccontano che ad un bambino, che ebbe il nome di Servio Tullio, mentre dormiva prese fuoco la testa alla presenza di molte persone; sorto quindi un grandissimo vociare, accorsero il re Tarquinio Prisco e la regina Tanaquilla. Un servitore, mentre portava dell’acqua per spegnere il fuoco, venne trattenuto dalla regina che chiese cosa facesse e perché stesse per svegliare il fanciullo. Placatasi la confusione, la donna vietò di muovere il bambino, finché non si fosse svegliato spontaneamente; poco dopo insieme al sonno svanirono anche le fiamme. Allora, condotto il marito in un luogo appartato, Tanaquilla: “Vedi – disse – questo bambino che alleviamo in modo così umile? Un giorno sarà la luce nei nostri momenti difficili e il sostegno della reggia quando sarà afflitta; perciò curiamo con tutta la nostra tenerezza il bambino, che porterà la possibilità di uno straordinario onore per lo Stato e per noi stessi”. Quindi educarono il fanciullo come un figlio nelle discipline dalle quali gli uomini d’ingegno sono spronati al perfezionamento di un grande destino. Si avverò facilmente ciò che stava a cuore agli dei: il giovane riuscì veramente di carattere regale, e Tarquinio, non sapendo a chi promettere in matrimonio sua figlia, decise che Servio fosse suo genero.