Straordinaria memoria dell’oratore Ortensio

Hortensius, cum admodum adulescens orsus esset in foro dicere, celeriter ad maiores causas adhiberi coeptus est, et quamquam inciderat in Cottae et Sulpicii aetatem, qui annis decem maiores erant, et excellente tum Crasso et Antonio, dein Philippo, cum his ipsis dicendi gloria comparabatur. Primum in Hortensio memoria tanta fuit, quantam in nullo cognovisse me arbitror, adeo ut, quae secum commentatus esset, ea sine scripto verbis eisdem redderet, quibus cogitavisset. Memoriae adiumento ille tantum utebatur, ut et sua commentata et scripta, et, nullo referente, omnia adversariorum dicta meminisset. Ardebat autem cupiditate dicendi sic ut in nullo umquam flagrantius studium viderim; nullum enim patiebatur esse diem quin aut in foro diceret aut meditaretur extra forum.

Maiorum Lingua C

Ortensio, dopo essersi alzato quando era molto giovane nel foro per parlare, incominciò rapidamente ad essere impegnato nei processi più importanti, e sebbene fosse capitato ai tempi di Cotta e Sulpicio, i quali erano di dieci anni più anziani, e negli allora straordinari Crasso e Antonio, poi Filippo, proprio con costoro veniva paragonato per la sua fama di eloquenza. Tanto grande fu la memoria di Ortensio quanta credo di non avere mai conosciuto qualcuno avere, a tal punto che rendeva con identiche parole con le quali aveva pensato senza scriverlo ciò che aveva scritto. Si serviva tanto dell’aiuto della memoria che ricordava ciò che aveva annotato e scritto e tutte le parole degli avversari, senza che qualcuno gliele suggerisse. Ardeva così dalla voglia di parlare che mai ho visto in qualcuno una passione più divampante; non sopportava che non ci fosse alcun giorno in cui non parlasse nel foro o si esercitasse fuori dal foro.