Studi e guerre di Marco Aurelio Antonino

Marcus Aurelius Antoninus institutus est ad philosophiam per Apollonium Chalcedonium, ad scientiam litterarum Graecarum per Sextum Chaeronensem, ad Latinas litteras per Frontonem, oratorem nobilem. Marcus Aurelius cum omnibus Romae aequo iure egit, ad nullam insolentiam imperii fastigio motus est; vir liberalitatis promptae fuit. Provincias ingenti benignitate et moderatione tractavit. Contra Germanos, Marco Aurelio duce, res feliciter gestae sunt. Marco Aurelio autem regnante, tanta pestilentia fuit, ut Romae ac per Italiam provinciasque magna hominum pars, militum omnes fere copiae languore defecerint. Ingenti ergo labore et moderatione, postquam apud Carnuntum triennio perseveraverat, bellum Marcomannicum confecit quod cum his Quadi, Vandali, Sarmatae, Suebi atque omnis barbaria commoverant, multa hominum milia interfecit et, Pannoniis servitio liberatis, Romae rursus cum Commodo Antonino, filio suo, quem iam Caesarem fecerat, triumphavit.

Eutropio

Marco Aurelio Antonino fu istruito nella filosofia da Apollonio di Calcide, nella conoscenza della letteratura Greca da Sesto Cheronense, nella letteratura Latina da Frontone, celebre oratore. Marco Aurelio a Roma trattò con tutti con l’equità del diritto, dal fastigio del potere non fu mosso verso nessuna insolenza; fu un uomo di pronta generosità. Amministrò le province con grande benevolenza e moderazione. Sotto la guida di Marco Aurelio furono compiute imprese con successo contro i Germani. Quando Marco Aurelio regnava, ci fu una pestilenza così violenta, che a Roma e per l’Italia e le province gran parte degli uomini, quasi tutte le armate militari morirono a causa della malattia. Dunque con grande fatica e moderazione, dopo aver perseverato per tre anni presso Carnunto, portò a termine la guerra Marcomannica che assieme a questi i Quadi, i Vandali, i Sarmati, gli Svevi e ogni popolo barbaro avevano causato, uccise molte migliaia di uomini e, liberati i Pannoni dalla schiavitù, trionfò nuovamente a Roma assieme a Commodo Antonino, suo figlia, che aveva già nominato Cesare.