Tempo di scuola e tempo di vacanza

Magistrorum antiquae Romae discipuli legere, scribere et computare discunt. Discipulorum instrumenta sunt: tabulae, stilus, membranae. Haec (Questi) instrumenta in capsa (in un astuccio) a discipulis servantur. Magistri severam disciplinam pueris imponunt et saepe (avv.) discipulorum pigritiam ferula (ferula, -ae, f. la sferza; = compl. di mezzo) puniunt: quare (perciò) discipuli cupide (ardentemente) aestivas ferias (feriae, -arum, f. pl. = vacanze) exspectant. Nam (Infatti) semper (avv.) discipulis aestivae feriae gratae sunt! Non iam (Non più) libri, tabulae officiaque pueros angunt (ango, is, angere = tormentare); non iam magistri ferula sibilat! Pueri iucundas horas agunt et iucunde (avv.) ludunt.

Gli alunni dei maestri dell’antica Roma imparano a leggere, a scrivere, a contare. Gli strumenti degli alunni sono: le tavolette, lo stilo, le pergamene. Questi strumenti sono conservati dagli alunni in un astuccio. I maestri impongono una severa educazione ai bambini e spesso puniscono la pigrizia degli alunni con la sferza: perciò gli alunni aspettano ardentemente le vacanze estive. Infatti le vacanze estive sono sempre gradite agli alunni! I libri, le tavolette e i compiti non tormentano più i bambini; la sferza del maestro non sibila più! I bambini trascorrono ore felici e giocano piacevolmente.