Tito Pomponio Attico: ricco, ma non sprecone!

T. Pomponius Atticus non minus bonus pater familias quam civis habitus est. Etsi pecuniosissimus erat, tamen nemo (= nessuno, sogg.) parcior minusque emax isto fuit. Isti antiqua domus in Quirinali colle erat, ab avunculo hereditate relicta: huius aedifi cii amoenitas non in structura, sed in silva qua (= dal quale) circumdabatur erat. Atticus nihil (= nulla, ogg.) in hac domo mutaverat, praeter illa quae (= che, sogg.) tempore labefacta erant. Tantum mancipia habebat quae (= che, sogg.) utilitate postulabantur: inter illa homines litteratissimi, anagnostae optimi et plurimi librarii erant. Numquam servum emit, sed omnes domi nati erant (= erano nati): hoc signum est non modo continentiae sed etiam diligentiae. Elegans sed non magnificus, in omnibus rebus munditiam, non ostentationem sui, adfectabat.

Tito Pomponio Attico fu considerato non meno un buon padre di famiglia che cittadino. Sebbene fosse assai ricco, tuttavia nessuno fu più parsimonioso e meno spendaccione di costui. Costui aveva una casa antica sul colle Quirinale, lasciata in eredità dallo zio: la bellezza di questo edificio non era nella struttura, ma nella selva da cui era circondato. Attico non aveva cambiato nulla in questa casa, ad eccezione di quelle cose che erano state rovinate dal tempo. Aveva soltanto dei servi che erano richiesti dall’utilità: tra quegli uomini assai colti, vi erano eccellenti lettori e moltissimi scribi. Non comprò mai un servo, ma erano tutti nati nella casa: questo è segno non soltanto di moderazione, ma anche di diligenza. Elegante ma non borioso, mostrava buongusto in ogni circostanza, non ostentazione di sé.