Un antico rimedio per prendere sonno

Servus domino fabulam narrare solet. Sed hodie dominus somnum capere non potest («può»), itaque servus multas fabulas narrat. Fabulae multae sunt, sed parva: servus dormire enim cupit. Dominus autem iterum fabulam postulat: «Serve piger, multis verbis fabulam domino narra!». Servus sic incipit: «Agricola in agro thesaurum magno cum gaudioo invenit et mille agnos emit. Tum navicula agnos transportare incipit; sed navicula parva est et quattuor agnos tantum portare potest («può»). Itaque quattuor agnos transportare incipit…». Hic servus somnum capit. Tum dominus servum excitat: «Fabulam tuam, nunc, fini!». Et servus: «Rivus magnus est, navicula autem parva et agni mille sunt: ergo dum agricola agnos suos transportat, nos tranquille dormire possumus («possiamo»)».

Un servo è solito raccontare una storia al padrone. Ma oggi il padrone non riesce a prendere sonno, perciò il servo raccolta molte storie. Le storie sono molte, ma brevi: il servo infatti desidera dormire. Ma il padrone chiede di nuovo una storia: «Servo pigro, racconta al padrone una storia con molte parole!». Il servo inizia così: «Un contadino in un campo con grande gioia trova un grande tesoro e compra mille agnelli. Allora con una barca comincia a trasportare gli agnelli; ma la barca è piccola è può trasportare soltanto quattro agnelli. Perciò comincia a trasportare quattro agnelli…». A questo punto il servo prende sonno. Allora il padrone sveglia il servo: «Ora, finisci la tua storia!». E il servo: «Il ruscello è grande, mentre la barca è piccola e ci sono mille agnelli: perciò mentre il contadino trasporta i suoi agnelli, noi possiamo dormire tranquillamente».