Un grande viaggiatore: l’imperatore Adriano

Adrianus imperator, sapientiae et philosophiae amans, cum loca gentesque cognoscere cuperet, omnes Romani imperii provincias et totam Asiam peragravit; fere omnes maris nostri insulas visitavit, libenter navigans sua veloci navi. Athenas venit multa Atheniensibus donatum, ibi diutius habitans pro agonotheta (= in qualità di giudice di gara), cum multum amaret athletarum certamina. Postea in Siciliam navigavit, Aetnam montem visum et solis ortum varium (= variopinto) specie (= a guisa di) caelestis arcus, ut tradunt. Postquam Romam revertit, in Africam migravit, multa beneficia tributum Africanis provinciis. Nullus princeps unquam tot terras et tam celeriter peragravit. Vitam reliquit anno centesimo tricesimo octavo p. Ch. n., annum agens sexagesimum tertium.

L’imperatore Adriano, amante della sapienza e della filosofia, desiderando conoscere popoli e paesi, visitò tutte le province dell’impero Romano e l’intera Asia; visitò quasi tutte le isole del Mare nostro (Mar Mediterraneo), navigando volentieri con la sua veloce imbarcazione. Si recò ad Atene per donare molte cose agli Ateniesi, abitando lì molto a lungo in qualità di giudice di gara, dal momento che amava molto le gare degli atleti. Navigò poi alla volta della Sicilia, per vedere il monte Etna e il sorgere del sole variopinto a guisa di un arco celeste, come dicono. Dopo che tornò a Roma, si trasferì in Africa, per concedere molti benefici alle province Africane. Nessun principe viaggiò mai per tante terre e tanto velocemente. Morì nel 138 dopo Cristo a 63 anni.