Un ingannevole sogno di gloria

Carthaginiensium dux Hamilcar, Syracusas obsidens, inter somnum arcanam vocem exaudivit: «Cras Syracusis cenabis». Igitur, de belli exitu non dubitans, immo certam victoriam sperans, exercitum ad pugnam comparavit. Sed ex improviso inter Poenos et Siculos, qui in Hamilcaris exercitu erant, magna dissensio surgit: tunc Syracusani, ut sociorum discordiam animadverterunt, in castra Carthaginiensium irrumpunt, Hamilcarem capiunt et in urbem suam pertrahunt. Ita Hamilcar somnio deceptus est: nam Syracusis cenavit captivus, non, ut animo praesumpserat, victor.

Grammatica Picta (1) – Pag.221 n.10

Il comandante dei Cartaginesi Amilcare, mentre assediava Siracusa, durante il sonno sentì una voce misteriosa: Domani cenerai a Siracusa. Dunque, non dubitando in merito all’esito della guerra, anzi, sperando una vittoria sicura, preparò l’esercito per la battaglia. Ma, all’improvviso, sorge un grande contrasto tra i Cartaginesi e i Siciliani che si trovavano nell’esercito di Amilcare: a quel punto i Siracusani, appena percepiscono la discordia degli alleati, irrompono nell’accampamento dei Cartaginesi, catturano Amilcare, e lo trascinano nella loro città. Perciò Amilcare fu ingannato da un sogno: infatti cenò a Siracusa da prigioniero, e non da vincitore come aveva supposto con la mente.