Un maestro fa l’elogio della filosofia

O vitae dux, philosophia, o virtutis indagatrix prudentissima et vitiorum expultrix severissima! Cum humani generis historiam aspicio, officium tuum pretiosum magnifico: tu nos deduxisti a ferina vita, tu civiles mores peperisti; tu dissipatos homines in societates convocavisti, tu homines inter se primo domiciliis, deinde coniugiis, postea litterarum et vocum (= del parlare) communione iunxisti. Tua opera inscientiae tenebras reliquimus. Tu inventrix legum, tu magistra morum et disciplinae fuisti; ad te confugimus, a te opem petimus, tibi nos omnes tradimus et tibi gratias agimus. Quare vos, discipuli mei carissimi, philosophiam diligite et colite maxima cum perseverantia!

O guida della vita, filosofia, o accortissima ricercatrice della virtù e severissima espellitrice dei vizi! Quando considero la storia del genere umano, lodo la tua preziosa funzione: tu ci hai allontanato dalla vita selvaggia, tu hai generato i costumi civili; tu hai radunato in società gli uomini sparpagliati, tu hai unito gli uomini tra loro dapprima con le dimore, poi con i matrimoni, poi con la comunanza della scrittura e del parlare. Per merito tuo abbiamo abbandonato le tenebre dell’ignoranza. Tu sei stata l’inventrice delle leggi, maestra dei buoni costumi e della disciplina; presso di te ci rifugiamo, a te chiediamo aiuto, tutti noi ci affidiamo a te e ti ringraziamo. Per questo voi, miei carissimi discepoli, amate la filosofia e coltivatela con grandissima perseveranza!