Un modello di depravazione e dissolutezza

Fertur in euripis vino plenis navales circenses exhibuisse, elephantorum quattuor quadrigas in Vaticano agitavisse, dirutis sepulchris quae obsistebant, iunxisse etiam camelos quaternos ad currus in circo privato spectacul. Serpentes per Marsicae gentis sacerdotes collegisse fertur eosque subito ante lucem, ut solet populus ad ludos celebres convenire, effudisse, multosque adflictos esse morsu et fuga. Usus est aurea omni tunica, usus et purpurea, usus et de gemmis Persica, cum gravari se diceret onere voluptatis. Primus Romanorum holoserica veste (usus esse) fertur, cum iam subsericae in usu essent. Omnes de circo, de theatro, de stadio et omnibus locis et balneis meretrices collegit in aedes publicas et apud eas contionem habuit quasi militarem, dicens eas commilitones, disputavitque de generibus schematum et voluptatum. Dixisse olim fertur: «Si habuero heredem, dabo illi tutorem, qui illum haec facere cogat, quae ipse feci facturusque sum».

Historia Augusta

Si racconta che (Eliogabalo) abbia offerto giochi navali in canali pieni di vino, che abbia fatto correre in Vaticano quattro quadrighe di elefanti, dopo aver demolito i sepolcri che erano di ostacolo, che per uno spettacolo privato nel circo abbia anche legato ad un carro quattro cammelli insieme. Si dice che abbia raccolto tramite sacerdoti del popolo Marsico dei serpenti e li abbia all’improvviso lasciati andare prima dell’alba, quando la gente suole recarsi in massa ai giochi popolari, e che molti siano caduti per il morso e per la fuga. Utilizzò tuniche tutte ornate d’oro, anche di porpora, anche di gemme della Persia, poiché diceva di essere oppresso dall’onere del piacere. Si tramanda che per primo tra i Romani abbia usato una veste tutta di seta, mentre erano già in uso quelle in mezza seta. Dal circo, dal teatro, dallo stadio, da ogni luogo e dalle terme riunì tutte le meretrici in una casa pubblica e pronunciò un discorso davanti a loro, come davanti ai soldati, chiamandole commilitoni, e trattò dei modi di vestire e dei tipi di voluttà. Si racconta che una volta abbia detto: “Se avrò un erede, gli darò un tutore che lo costringa a fare queste cose che io stesso ho fatto o mi accingo a fare”.