Un tribuno valoroso

Imperator Poenus in terra Sicilia, bello Carthaginiensi primo, obviam Romano exercitu tam celeriter contendit, ut colles locosque idoneos ad pugnam prior occupaverit. Milites Romani in locum insinuaverunt fraudi et perniciei obnoxium. Tribunus ad consulem venit, ut ei ostenderet locum, ubi Romani constiterant, insidiosum esse. Sic dixit: «Censeo, si rem servare cupis, te efficere, ut quadrigenti («quattrocento») milites ad verrucam illam» – sic enim Cato locum editum asperumque appellat – «contendant. Hostes profecto, ubi id viderint, ab illo loco in eos ut pugnent properabunt, atque illos omnes quadrigentos procul dubio obtruncabunt. Tunc interea occupatis in ea caede hostibus, tempus habebis ut exercitum ex hoc loco educas. Nulla alia salutis via est». Consul tribuno respondit consilium quidem opportunum esse; «Sed quis («chi») ducet istos». inquit «milites quadrigentos ad eum locum in hostium cuneos?». «Si alium» inquit tribunus «neminem («nessuno», acc. m. sing.) reperis, effice ut ego cum aliis militibus contendam; ego hanc tibi et reipublicae animam do». Consul tribuno gratias laudesque egit. Tribunus et quadrigenti ad mortem certam discesserunt ut reliquos servarent.

Gellio

Durante la prima guerra Punica, il comandante Cartaginese in Sicilia si diresse così velocemente contro l’esercito romano da occupare per primo colli e luoghi adatti per la battaglia. I soldati romani si introdussero in un luogo esposto al pericolo e alla rovina. Un tribuno si recò dal console per mostrargli che la zona in cui si erano appostati i Romani era pericolosa. Disse così: «Se vuoi salvare la situazione, propongo che tu faccia sì che quattrocento soldati si dirigano verso quella altura» – così infatti Catone chiama un luogo alto e scosceso. Certamente i nemici, quando vedranno ciò, si affretteranno da quel luogo verso quelli per combattere, e senza dubbio trucideranno tutti quei quattrocento. Allora, nel frattempo, essendo i nemici occupati in quella strage, avrai il tempo di condurre via l’esercito da questo luogo. Non c’è nessun’altra via di salvezza». Il console rispose al tribuno che il piano era vantaggioso; «Ma chi condurrà» disse «i quattrocento soldati in quel luogo, contro gli schieramenti dei nemici?». Disse il tribuno: «Se non trovi nessun’altro, fa’ in modo che vada io con gli altri soldati; io do questa vita a te e allo Stato». Il console ringraziò e lodò il tribuno. Il tribuno e i quattrocento andarono verso una morte certa per salvare gli altri.