Vendetta, tremenda vendetta!

Archelaus Temeni filius exul a fratribus eiectus in Macedoniam ad regem Cisseum venit. Accidebat ut Cisseus a finitimis oppugnaretur. Cisseus Archelao promisit se daturum esse regnum et filiam in coniugium pro auxilio eius. Archelaus hostes uno proelio fugavit et a rege promissa petivit. Rex ab amicis dissuasus fidem fraudavit et imperavit ut Archelaum per dolum interficeret. Itaque iussit foveam fodi et multos carbones in ea ingeri et incendi et super poni virgulta tenuia ut Archelaus in eam decideret. Archelao regis servus hoc patefecit; Archelaus, cum dolum cognoverat, dixit se cupere cum rege disputare secreto; postquam arbitri semoti erant, Archelaus regem arreptum in foveam coniecit atque ita eum perdidit. Inde profugit ex responso Apollinis in Macedoniam caprae ductu oppidumque ex nomine caprae Aegeas constituit. Ab Archelao Alexandrum Magnum genitum esse dicunt.

Igino

Archelao, figlio di Temeno, cacciato dai fratelli, giunse esule in Macedonia dal re Cisseo. Accadeva che Cisseo venisse attaccato da popoli confinanti. Cisseo promise ad Archelao che gli avrebbe dato il regno e la figlia in sposa in cambio del suo aiuto. Archelao con un solo combattimento mise in fuga i nemici e chiese al re le cose promesse. Il re, dissuaso dagli amici, tradì la parola data e ordinò di uccidere Archelao per mezzo di un tranello. Pertanto ordinò che si scavasse una fossa e si mettessero dentro molti carboni e si accendessero e sopra si ponesserero sottili virgulti affinché Archelao cadesse in essa. Un servo del re svelò ciò ad Archelao; Archelao, dopo che aveva appreso l’inganno, disse che voleva discutere con il re in privato; dopo che i testimoni erano stati allontanati, Archelao gettò il re, dopo averlo afferrato, nella fossa e così lo uccise. Poi, in base al responso di Apollo, fuggì in Macedonia con la guida di una capra e dal nome della capra fondò la città di Egea. Dicono che da Archelao nacque Alessandro Magno.