Vulcano coglie sul fatto Venere e Marte

Vulcanus, adulterio Veneris cum Marte cognito, catenam ex adamante fecit et circum amantium lectum posuit, cogitans Martem astutia decipere. Deinde, postquam Mars et Venus in lecto fuerunt, in Vulcani plagas conciderunt nec se exsolvere poterant (“potevano”). Detecta re et a Sole nuntiata, Vulcanus ipse eos nudos cubantes vidit et deos omnes convocavit; illi, vero, ut id viderunt, riserunt. Venus ob hoc indicium semper Soli et eius progeniei inimica fuit.

Igino

Vulcano, venuto a conoscenza dell’adulterio di Venere con Marte, fabbricò una catena di diamante e la pose intorno al letto degli amanti, pensando di prendere Marte con l’astuzia. Quindi, dopo che Marte e Venere furono sul letto, caddero nella rete di Vulcano e non potevano liberarsi. Essendo stata la cosa scoperta e annunciata dal Sole, lo stesso Vulcano li vide mentre giacevano nudi e convocò tutti gli dei; quelli, quando videro ciò, risero. Venere a causa di quella delazione fu sempre ostile al Sole e alla sua progenie.