Commento Promessi Sposi: La genesi

La genesi interna, la genesi esterna e l’ambientazione

La genesi interna del romanzo I promessi sposi è costituita dalle idee di partenza, dall’ideologia di base che la poetica di Manzoni doveva propagandare. È stata evinta soprattutto grazie alle lettere che lo stesso scrisse mentre stava preparando le diverse edizioni dell’opera. Il suo romanzo era fondato, infatti, su tre perni principali:

  • Il vero per soggetto: cioè l’autore mette al centro la ricostruzione storica degli eventi che caratterizzarono quei luoghi a quel tempo.
  • L’utile per scopo: ovvero l’opera deve mirare ad educare l’uomo ai valori che Manzoni vuole diffondere.
  • L’interessante per mezzo: cioè l’argomento del romanzo deve essere moderno, popolare, e quindi avere forti legami con la realtà contadina ed operaia.

La genesi esterna, invece, comprende tutte le letture e gli autori che hanno ispirato Manzoni. Tra le principali abbiamo l’Ivanhoe di Walter Scott da cui l’autore prende l’ispirazione per la tipologia del romanzo che sarà a sfondo storico e la Storia Milanese (del 1600) di Giuseppe Ripamonti, da cui l’autore prende, appunto, la maggior parte degli avvenimenti storici che verranno intrecciati con le vicende dei personaggi.

L’ambientazione: il romanzo è ambientato nella Lombardia del Seicento, più precisamente nella zona che va dal lago di Como e l’Adda a Monza e Milano. Questa scelta non è casuale dato che Manzoni scrive di luoghi a lui familiari.