Crisippo

Crisippo di Cnido fu uno dei più importanti filosofi stoici, attivo ad Atene dal 290 al 208 a.C. Egli fu il terzo capo della scuola stoica, succedendo a Cleante. Crisippo fu un autodefinito “religioso”, in quanto seguace della filosofia come via alla saggezza e alla virtù.

Le opere di Crisippo spaziarono su una vasta gamma di argomenti, tra cui etica, fisica, logica, retorica, musica, astronomia e geografia. Scrisse numerosi trattati tecnici, dialoghi e commentari, sebbene solo frammenti delle sue opere ci siano pervenuti. Grazie a questi frammenti e alle citazioni di altri autori, tuttavia, possiamo ricostruire le sue posizioni filosofiche.

In etica, Crisippo sosteneva che il fine ultimo per l’uomo era vivere in armonia con la natura, seguendo la ragione e le virtù cardinali che ne derivano: saggezza, giustizia, coraggio e moderazione. Le virtù nascono dalla ragione e consentono all’anima di rimanere imperturbabile davanti alle vicissitudini della vita. I vizi, invece, derivano dalle emozioni irrazionali. Solo le azioni volontarie sono eticamente valutabili.

In fisica, Crisippo sosteneva una dottrina rigorosamente determinista, secondo cui tutto ciò che accade è il necessario risultato della catena causale degli eventi. Defendeva l’idea che il principio attivo che governa l’universo è il logos, la ragione universale e impersonale. I quattro elementi (fuoco, aria, acqua e terra) e i loro reciproci rapporti generano la realtà fenomenica.

In logica, Crisippo sviluppò ulteriormente la teoria stoica delle categorie e dei topici. Definì con precisione i concetti di predicato, soggetto, azione, passione e accidente. Fornì una prima classificazione delle fallacie logiche, distinguendo fallacie di significato, di predicazione e di argomentazione.

Crisippo fu uno dei filosofi stoici più influenti e le sue idee furono fondamentali per lo sviluppo dello stoicismo come una delle principali scuole ellenistiche. Il suo sistema rigoroso e coerente rese lo stoicismo attraente per molti, trasformandolo in una delle filosofie più popolari dell’antichità.