La vittoria dell’Orazio superstite (II)

Tum clamore Romani adiuvant militem suum et ille defungi proelium festinat. Itaque priusquam alter, qui nec procul aberat (ind. imperf. di absum), consequi posset (“potesse”), et alterum Curiatium conficit; iamque, aequato Marte, singulo supererant (ind. imperf. di supersum), sed nec spe, nec viribus pares. Alterum corpus intactum ferro et germinata victoria ferocem in tertium certamen dabant; alter corpus fessum vulnere, fessum cursu trahens, victori hosti obicitur. Nec illud proelium fuit. Romanus exultans: «Duos (“Due”, acc. m. plur.) – inquit – (“disse”) – fratrum Manibus dedi; tertium causae huiusce belli dabo, ut Romanus Albano imperet». Hosti male sustinenti arma Horatius gladium superne iuguloo defigit; iacentem spoliat. Romani ovantes et gratulantes iuvenem accipiunt. Adhuc sepulcra extant ubi quisque cecidit: duo (“due”, nom. n. plur.) Romana uno loco propius Albam, tria (“tre”, nom. n. plur.) Albana Romam versus, sed distantia locis ut et pugnatum est.

Livio

Allora i Romani con un urlo incoraggiano il loro soldato e quello si affretta a portare a termine il combattimento. Pertanto prima che l’altro, che non era lontano, potesse raggiungerlo, uccise anche l’altro Curiazio; e adesso, resa pari la lotta, era rimasto uno per parte, ma non pari né per speranza, né per forze. Infatti il corpo non provato dalla spada e la doppia vittoria rendevano l’uno intrepido per il terzo scontro; l’altro, trascinando il corpo provato dalle ferite, sfinito dalla corsa, si offre al nemico vincitore. Ma quella non fu una battaglia. Il Romano esultando disse: «Ho offerto due fratelli ai Mani; darò il terzo per questa guerra, affinché il Romano comandi sull’Albano». L’Orazio conficca dall’alto la spada nella gola al nemico che sorreggeva male le armi; lo spoglia mentre giace a terra. I Romani accolgono il giovane esultando e congratulandosi. Sussistono ancora i sepolcri dove ciascuno cadde: i due Romani in un unico luogo, più vicino ad Alba, i tre Albani rivolti verso Roma, ma distanti nei luoghi, come anche si combatté.