Nobili azioni di schiavi

Multa beneficiorum exempla servi praebuerunt et dissimilia: alius dedit domino suo vitam, alius mortem domini adiuvit, alius servavit dominum vitam amissurum. Cum Grumentum obsideretur et iam res ad summam desperationem esset, duo servi ad hostem transfugerunt. Deinde cum urbs capta esset, domum in qua servierant procucurrerunt et dominam suam ante se egerunt. Militibus quaerentibus quaenam esset et quo duceretur, responderunt dominam suam et quidem crudelissimam ad supplicium ab ipsis duci. Summa cura eam extra mura celaverunt, donec hostilis ira consideret, deinde se ipsi dominae dederunt. Utrumque illa manumisit: nam in tanta confusione captae civitatis, cum sibi quisque consuleret, omnes fugerant praeter illos duos servos. C. Vettius praetor Marsorum vinculis ducebatur ad Romanum imperatorem. Servus eius gladium eduxit militi ipsi, a quo trahebatur, et dominum occidit: deinde exclamans: «Tempus est me manumittere, iam dominum manumisi», se uno ictu transiecit. Da mihi quemquam, qui magnificentius dominum servaverit.

Seneca

Gli schiavi hanno offerto molti e differenti esempi di nobili azioni: uno diede la vita per il suo padrone, un altro aiutò il padrone a morire, un altro salvò il padrone che stava per perdere la vita. Mentre Grumento era assediata e ormai la situazione era alla totale disperazione, due schiavi passarono al nemico. In seguito, dopo che la città era stata presa, si precipitarono nella casa nella quale avevano vissuto in servitù e condussero avanti a sè la loro padrona. Ai soldati che chiedevano chi mai fosse e dove venisse condotta, risposero che la loro padrona, e davvero crudelissima, era da loro condotta all’estremo supplizio. Con la massima sollecitudine la nascosero fuori delle mura, fino a che non cessava il furore del nemico, poi essi stessi si consegnarono alla padrona. Ella affrancò entrambi: infatti in mezzo al così grande disordine della città espugnata, mentre ciascuno pensava alla propria salvezza, tutti erano fuggiti eccetto quei due schiavi. Il pretore dei Marsi Gaio Vettio veniva condotto in catene dall’imperatore Romano. Un suo schiavo estrasse la spada proprio al soldato dal quale era trascinato via, e uccise il padrone: quindi esclamando: “È il momento di liberarmi, ho già liberato il mio padrone”, si trafisse con un solo colpo. Nominami qualcuno che abbia servito il padrone più nobilmente.