Plinio illustra a Traiano l’opportunità di costruire un acquedotto

In aquae ductum, domine, Nicomedenses impenderunt multa milia sextertiorum, qui imperfectus dhuc omissus, destructus etiam est; rursus in alium ductum erogata sunt ducenta milia. Hoc quoque relicto, opus est novo impendio, ut aquam habeant qui tantam pecuniam male perdiderunt. Ipse perveni ad fontem purissimum, ex quo videtur aqua debere perduci, sicuti initio temptatum erat, arcuato opere, ne tantum ad plana et humilia (parti piane e basse) urbis perveniat. Manent adhuc paucissimi arcus: possunt erigi lapide e basse) urbis perveniat. Manent adhuc paucissimi arcus: possunt erigi lapide quadrato, ex superiore opere detracto; aliqua pars, ut mihi videtur, testaceo opere agenda erit: id enim facilius adhiberi potest et vilius pretio est. Sed in primis necessarium est mittere aquilegem (uno specialista di acquedotti) vel architectum, ne rursus eveniat quod iam accidit. Id tibi non difficile erit factu. Ego unum adfirmo et utilitatem operis et pulchritudinem saeculo tuo esse dignissimam. Vale.

Ad Limina (2) – Pag.207

Signore, gli abitanti di Nicomedia, spesero molte migliaia di sesterzi per l’acquedotto che, lasciato per giunta incompiuto, fu anche distrutto; una seconda volta ne furono spesi duecentomila per un altro acquedotto. Abbandonato anche questo, c’è bisogno di una nuova spesa, affinché abbiano acqua coloro che dissiparono tanto denaro. Io stesso sono giunto ad una fonte purissima, dalla quale sembra debba essere trasportata l’acqua, così come si era tentato all’inizio, da una struttura ad archi, affinché non arrivi solo alle parti piane e basse della città. Restano ancora pochissimi archi: possono essere eretti con pietre quadrate, prese dalla precedente opera; qualche parte, come mi sembra, dovrà essere fatta di mattoni: può essere infatti usato con più facilità e costa molto meno. Ma è innanzitutto necessario consultare uno specialista di acquedotti o un architetto, affinché non si realizzi ciò che è già accaduto. Non sarà per te difficile da fare. Confermo una cosa: (che) l’utilità e la bellezza dell’opera sono degnissime della tua età. Addio.