Un’astuzia salvifica dei Romani

Hannibal (Annibale, sogg.) agrum Campanum vastabat et Casilinum, parvum oppidum Campaniae, multis copiis obsidebat. Oppidi incolae, fidi Romanorum socii, magna cibi inopia vexabantur, sed illi (quegli) viri strenui resistebant atque Hannibali (ad Annibale) obstabant. Tandem Romani cum multis copiis perveniunt et castra ponunt apud fluvium qui (che) ad oppidum fluit et oppidi moenia (le mura) lambit. Clam, nocturnis horis, a Romanis in fluvium multa dolia, frumenti plena, iaciuntur, quae (le quali) fluctuant et in oppidum perveniunt. Callidum Romanorum inventum Casilini incolis vitam servat.

Annibale devastava il territorio Campano e assediava con molte truppe Casilino, piccola città della Campania. Gli abitanti della città, fedeli alleati dei Romani, erano vessati da una grande penuria di cibo, ma quegli uomini valorosi resistevano e si opponevano ad Annibale. Finalmente i Romani giungono con molte truppe e pongono l’accampamento presso il fiume che scorre verso la città e lambisce le mura della città. Di nascosto, nelle ore notturne, dai Romani vengono gettate nel fiume molti orci, pieni di grano, i quali galleggiano e arrivano in città. L’astuto stratagemma dei Romani salva la vita agli abitanti di Casilino.