Ai cattivi va sempre bene? Meglio!

“At iniquum est virum bonum debilitari aut configi aut alligari, malos integris corporibus solutos ac delicatos incedere.” Quid porro? non est iniquum fortes viros arma sumere et in castris pernoctare et pro vallo obligatis stare vulneribus, interim in urbe securos esse praecisos et professos inpudicitiam? Quid porro? non est iniquum nobilissimas virgines ad sacra facienda noctibus excitari, altissimo somno inquinatas frui? Labor optimos citat: senatus per totum diem saepe consulitur, cum illo tempore vilissimus quisque aut in campo otium suum oblectet aut in popina lateat aut tempus in aliquo circulo terat. Idem in hac magna re publica fit: boni viri laborant, inpendunt, inpenduntur, et volentes quidem; non trahuntur a fortuna, sequuntur illam et aequant gradus; si scissent, antecessissent. Hanc quoque animosam Demetri fortissimi viri vocem audisse me memini: ‘hoc unum ‘inquit ‘de vobis, di inmortales, queri possum, quod non ante mihi notam voluntatem vestram fecistis; prior enim ad ista venissem ad quae nunc vocatus adsum. Vultis liberos sumere? vobis illos sustuli. Vultis aliquam partem corporis? sumite: non magnam rem promitto, cito totum relinquam. Vultis spiritum?

Esperienze di traduzione – Pag.137 n.10 – Seneca

“Ma è ingiusto che l´uomo buono sia invalido o trafitto o incatenato, e i malvagi se ne vadano fisicamente integri e liberi di spassarsela”. Ma che? Non è ingiusto che i veri uomini prendano le armi e passino le notti al campo e stiano a difesa del vallo con le ferite bendate, mentre se ne stanno al sicuro in città i froci e i professionisti del vizio? Ma che? Non è ingiusto che le più nobili vergini si alzino di notte a fare i sacrifici, e le insozzate godano di un profondissimo sonno? La fatica chiama i migliori: il senato tiene spesso sedute di un giomo intero, nel tempo in cui tutti i più spregevoli o si divertono nel campo Marzio o se ne stanno nascosti in taveme o perdono tempo in qualche crocchio. Lo stesso accade in questo stato più grande: gli uomini buoni faticano, prodigano, si prodigano, e di buona voglia; non sono trascinati dalla fortuna, la seguono e l´affiancano; se avessero saputo, l´avrebbero preceduta. Ricordo di avere udito anche queste energiche parole dell´intrepido Demetrio: “Una sola lagnanza, dei immortali, potrei farvi, di non avermi notificata in anticipo la vostra volontà: sarei venuto io per primo a quelle prove cui ora sono chiamato. Volete prendermi i figli? Li ho cresciuti per voi. Volete una parte del corpo? Prendetela: non è un grande indugio, presto ve lo lascerò tutto. Volete la vita?