Amores

Esse quid hoc dicam, quod tam mihi dura videntur
strata, neque in lecto pallia nostra sedent,
et vacuus somno noctem, quam longa, peregi,
lassaque versati corporis ossa dolent?
Nam, puto, sentirem, siquo temptarer amore.
5 An subit et tecta callidus arte nocet?
Sic erit; haeserunt tenues in corde sagittae,
et possessa ferus pectora versat Amor.
Cedimus an subitum luctando accendimus ignem?
Cedamus: leve fit, quod bene fertur, onus.
10 Vidi ego iactatas mota face crescere flammas
et rursus nullo concutiente mori;
verbera plura ferunt, quam quos iuvat usus aratri,
detractant pressi dum iuga prima boves;
asper equus duris contunditur ora lupatis;
15 frena minus sentit, quisquis ad arma facit.
Acrius invitos multoque ferocius urget,
quam qui servitium ferre fatentur, Amor.
En ego confiteor: tua sum nova praeda, Cupido;
porrigimus victas ad tua iura manus.
20 Nil opus est bello; veniam pacemque rogamus,
nec tibi laus armis victus inermis ero.

Per quale ragione, dico, mi sembrano tanto duri
i materassi, e le coperte non hanno posa sul letto,
e ho trascorso insonne la notte quanto essa è lunga
e mi dolgono stremate le ossa del corpo tormentato?
Infatti, penso, se fossi travagliato da qualche amore,
5 lo saprei, oppure entra e duole astuto con arte
segreta? Dev’essere così, sottili frecce trafissero il cuore,
e Amore, crudele padrone, mi ha sconvolto il petto.
Devo cedere, o lottando accendere un fuoco improvviso?
Cediamo: il peso si allevia se lo si porta rassegnati.
10 Ho visto scuotere una fiaccola, le fiamme accrescersi
agitate, e di nuovo, se nessuno le scuote, morire.
Sopportano percosse più numerose i buoi che riluttano il primo
giogo, di quelli cui piace l’uso dell’aratro.
Il cavallo ribelle si rompe la bocca sul morso lupato;
15 sente meno il freno l’avvezzo ai finimenti.
Con molto maggiore asprezza e crudeltà Amore incalza
i restii, di quelli che riconoscono di esserne schiavi.
Ecco, confesso, sono una tua nuova preda, Cupido;
porgo le braccia vinte alla tua discrezione.
20 Non serve guerra: ti chiedo tregua e pace, non avrai
gloria con le armi, sarò un vinto inerme.