C’è un solo modo per vincere Annibale: temporeggiare

“Sed ita res est: una ratio belli gerendi adversus Hannibalem est, qua ego usus sum. In Italia nos bellum gerimus, in sede ac terra nostra; omnia circa nos plena civium ac sociorum sunt; hi nos armis, viris, equis, commeatibus adiuvant adiuvabuntque, hi iam in adversis rebus magnum fidei documentum nobis dederunt; meliores, prudentiores, constantiores nos tempus diesque facit. Hannibal contra («al contrario», avv.) in aliena, in hostili est terra inter omnia inimica infestaque, procul ab domo, ab patria; illi neque terra neque mari est pax; nemo eum adiuvat, nemo ei favet, nullae urbes eum accipiunt, nulla moenia; nihil usquam sui videt, in diem rapto vivit; habet vix tertiam partem illius exercitus quocum Hiberum amnem traiecit; plures eius milites fame quam ferro absumpti sunt; nec his paucis iam («ormai») victus suppeditat. Sedendo («Temporeggiando») certe eum superabimus qui senescit in dies, qui non commeatus, non supplementum, non pecuniam habet.

Livio

«Ma la cosa sta così: vi è una sola maniera di far guerra contro Annibale, di cui io mi sono servito. Facciamo la guerra in Italia, nella nostra sede e terra; tutte le cose intorno a noi sono piene di cittadini e alleati; questi ci aiutano con le armi, con gli uomini, con i cavalli, con i rifornimenti, questi nelle circostanze avverse ci hanno già dato una grande prova di lealtà; il tempo e i giorni ci rendono migliori, più saggi, più costanti. Annibale al contrario è in terra straniera, ostile, tra tutte cose contrarie e avverse, lontano da casa, dalla patria; non ha pace né sulla terra né in mare; nessuno lo aiuta, nessuno lo sostiene, nessuna città lo accoglie, nessuna mura; in nessun luogo vede cosa sua, vive di rapina di giorno in giorno; ha a stento la terza parte di quell’esercito con cui ha attraversato il fiume Ebro; i suoi soldati sono stati annientati più dalla fame che dal ferro; a questi pochi ormai il vitto non basta. Temporeggiando senza dubbio sconfiggeremo colui che si indebolisce di giorno in giorno, che non ha viveri, aiuto, denaro».