Cesare insegue i Pompeiani dopo la battaglia di Farsalo

Caesar castris potitus a militibus discessit ne illi in praeda occupati reliquuum negotium dimitterent. Qua re impetrata, montem opere circummunire instituit. Pompeiani, quod is mons erat sine aqua, diffisi ei loco, relicto monte, universi iugis eius Larisam versus se recipere coeperunt. Qua re animadversa, Caesar copias suas divisit partemque legionum in castris Pompeii remanere iussit, partem in sua castra remisit, VI legiones secum duxit et progressus milia passuum VI aciem instruxit. Qua re animadversa, Pompeiani in monte constiterunt. Hunc montem flumen subluebat. Caesar milites cohortatus, etsi totius diei continenti labore erant confecti noxque iam suberat, tamen munitione flumen a monte seclusit, ne noctu aquari Pompeiani possent. Quo perfecto opere, illi, missis legatis, de deditione agere inceperunt. Pauci ordinis senatorii, qui se cum iis coniunxerant, nocte fuga salutem petiverunt.

Cesare

Cesare, conquistato l’accampamento, chiese con insistenza ai soldati, impegnati a far bottino, di non tralasciare il resto dell’impresa. Ottenuto ciò, dispose di cingere con una fortificazione il monte. I Pompeiani, poiché quel monte era senza acqua, diffidando di quella posizione, abbandonato il monte, attraverso le sue creste cominciarono tutti quanti a ritirarsi verso Larisa. Accortosi di questa cosa, Cesare divise le sue truppe e ordinò ad una parte delle legioni di restare nell’accampamento di Pompeo, rimandò una parte nel proprio accampamento, condusse con sè sei legioni e avanzato per sei miglia schierò l’esercito in ordine di battaglia. Avvedutisi di ciò, i Pompeiani si fermarono su un monte. Un fiume scorreva ai piedi di questo monte. Cesare spronati i soldati, anche se erano spossati dall’ininterrotta fatica dell’intera giornata e già si avvicinava la notte, tuttavia fece separare il fiume dal monte per mezzo di trincee, affinché i Pompeiani non potessero rifornirsi d’acqua durante la notte. Condotta a termine quest’opera, quelli, inviati i legati, cominciarono a trattare la resa. Pochi dell’ordine senatorio, che si erano uniti a loro, nel corso della notte cercarono la salvezza con la fuga.