Il famoso giudizio di Paride

Quoniam hetis Peleo nubebat, ad epulum omnes deos convocavit excepta Eride, quae est Discordia; ista postquam supervenerat, quod non admittebatur ad epulum, ab ianua misit in medium malum, quod dari debebat deae pulcherrimae (“la più bella”, dat. sing.). Iuno, Venus et Minerva formam sibi vindicare inceperunt, inter quas magna discordia fuit; Iuppiter imperat Mercurio ut deducat (“di condurre”) eas in Idam montem ad Alexandrum Paridem, qui earum formam iudicabit. De donis incepta comparatione, Iuno promisit illi, qui eas iudicaturus erat, regnum in omnibus terris et divitias praeter ceteros; Minerva vires et usum omnis artiicii; Venus, cui nota est humani animi concitatio ad muliebrem pulchritudinem, ut contentionem vinceret promisit eius coniugium cum Helena Tyndarei ilia, cuius venustas et forma erat causa certaminis inter nobiles mares. Paris hoc donum aliis anteposuit, Venus ab eo pulcherrima (“la più bella”) iudicata est; ob id Iuno et Minerva Troianis fuerunt infestae. Alexander Paris Veneris impulsu Lacedaemone ab hospite Menelao Troiam abduxit Helenam, quam in coniugio habuit cum ancillis Aethra et hisadie (“Etra e Tisadie”, ablativi), quas aliquando reginas Castor et Pollux captivas ei adsignaverant. Rapta Helena, illum bellum incepit, propter quod per multos annos viri Graeci et Troiani omnibus viribus inter se contenderunt.

Ad Litteram – Esercizi 1 – Pag.221 n.14 – Igino

Poiché Teti si sposava con Peleo, convocò al banchetto tutti gli dei eccetto Eride, che è la Discordia; costei, dopo essere sopraggiunta, poiché non era ammessa al banchetto, dalla porta lanciò al centro una mela, che doveva essere data alla dea più bella. Giunone, Venere e Minerva, tra le quali vi fu un grande dissidio, iniziarono ad attribuirsi la bellezza; Giove ordina a Mercurio di condurle sul monte Ida da Alessandro Paride, che avrebbe giudicato la loro bellezza. Iniziato il preparativo riguardo ai doni, Giunone promise a colui che le stava per giudicare il dominio su tutte le terre e ricchezza; Minerva (promise) forze e la conoscenza di ogni arte; Venere, alla quale è nota l’eccitazione dell’animo umano per la bellezza femminile, per vincere la contesa promise il matrimonio di lui con Elena, figlia di Tindaro, la cui bellezza e grazia era causa di contesa tra nobili uomini. Paride preferì questo dono agli altri, Venere fu giudicata da lui la più bella; per questo Giunone e Minerva furono ostili ai Troiani. Alessandro Paride, su esortazione di Venere, da Sparta portò via dall’ospite Menelao a Troia Elena, che sposò con le ancelle Etra e Tisadie, un tempo regine, che Castore e Polluce le avevano assegnato come prigioniere. Rapita Elena, iniziò quella guerra a causa della quale per molti anni gli uomini Greci e Troiani combatterono tra loro con tutte le forze.