La guerra contro Veio

Certamina domi finita; Veiens bellum exortum, quibus Sabini arma coniunxerant. P. Valerius consul, accitis Latinorum Hernicorumque auxiliis, cum exercitu Veios missus castra Sabina, quae pro moenibus sociorum locata erant, confestim adgreditur, tantamque trepidationem iniecit ut, dum dispersi alii alia manipulatim excurrunt ad arcendam hostium vim, ea porta cui signa primum intulerat caperetur. Intra vallum deinde caedes magis quam proelium esse. Tumultus e castris et in urbem penetrat; tamquam Veis captis, ita pavidi Veientes ad arma currunt. Pars Sabinis erant subsidio, pars Romanos toto impetu intentos in castra adoriuntur. Paulisper aversi turbatique sunt; deinde et ipsi utroque versis signis resistunt, et eques ab consule immissus Tuscos fundit fugatque; eademque hora duo exercitus, duae potentissimae et maxime finitimae gentes superatae sunt.ù

Livio

Finite le contese in patria, scoppiò la guerra contro i Veienti, con i quali i Sabini avevano unito le armi. Il console Publio Valerio, mandato con l’esercito a Veio dopo aver fatto venire le milizie ausiliarie dei Latini e degli Ernici, attaccò senza indugio l’accampamento Sabino, che era posto davanti alle mura degli alleati, e suscitò uno scompiglio così grande che, mentre si precipitavano fuori in piccoli gruppi divisi gli uni dagli altri per respingere l’assalto dei nemici, venne presa quella porta a cui prima di ogni altra aveva mosso l’attacco. Dentro il vallo, poi, vi fu una carneficina più che una battaglia. Il tumulto dall’accampamento giunse anche in città; come se Veio fosse stata espugnata, così gli impauriti Veienti corsero alle armi. Una parte andò in aiuto ai Sabini, gli altri assalirono i Romani, intenti con tutto il loro impeto contro l’accampamento. Per breve tempo furono sconvolti e respinti; poi anche loro, rivolti i reparti da entrambe le parti, opposero resistenza, e la cavalleria inviata dal console disperse e mise in fuga gli Etruschi; e nello stesso momento due eserciti, due potentissimi e vicinissimi popoli vennero vinti.