L’uomo è nato per imparare

Igitur nato filio pater spem de illo primum quam optimam capiat: ita diligentior a principiis fiet. Falsa enim est querela, paucissimis hominibus vim percipiendi quae tradantur esse concessam, plerosque vero laborem ac tempora tarditate ingenii perdere. Nam contra plures reperias et faciles in excogitando et ad discendum promptos. Quippe id est homini naturale, ac sicut aves ad volatum, equi ad cursum, ad saevitiam ferae gignuntur, ita nobis propria est mentis agitatio atque sollertia: unde origo animi caelestis creditur. Hebetes vero et indociles non magis secundum naturam hominis eduntur quam prodigiosa corpora et monstris insignia, sed hi pauci admodum fuerunt. Argumentum, quod in pueris elucet spes plurimorum: quae cum emoritur aetate, manifestum est non naturam defecisse, sed curam. ‘Praestat tamen ingenio alius alium.’ Concedo; sed plus efficiet aut minus: nemo reperitur qui sit studio nihil consecutus.

Quintiliano

Dunque, nato un figlio (o meglio: appena natogli un figlio), il padre, prima di tutto, riponga in lui le migliori aspettative possibili: così fin dal principio sarà più attento (nei suoi confronti). E’ falsa, infatti, la lamentela (secondo la quale) a pochissimi uomini è concessa la facoltà di recepire ciò che viene (loro) insegnato, e che i più, a causa della (loro) lentezza di comprendonio, sprecano fatica e tempo. Infatti, al contrario, puoi trovarne di più sia pronti nel comprendere sia veloci nell’imparare. Perché questo è naturale per l’uomo, e come gli uccelli sono generati per il volo, i cavalli per la corsa, le belve per la ferocia, così a noi (uomini) appartiene l’attività e la perspicacia della mente: e perciò l’origine dell’anima si ritiene divina. Invece gli stupidi e (gli individui) insofferenti di insegnamento, secondo la natura dell’uomo sono prodotti in numero non maggiore di (quanto lo siano) i corpi mostruosi e segnati da deformità, ma questi sono (sempre) stati pochissimi. (Ne) è una prova il fatto che nei bambini si manifesta la speranza di moltissime (promesse): e quando essa muore con l’età, è evidente che non la natura è venuta meno, ma la cura. “Però uno è superiore ad un altro in intelligenza”. (Te lo) concedo; ma otterrà di più o di meno: non si trova nessuno che con lo studio non abbia ottenuto nulla.