Saevus dominus

Larcius superbus dominus et saevus erat. Lavabatur in villa Formiana. Repente Larcium servi circumsistunt: alius fauces invadit, alius os verberat, alius pectus et ventrem contundit. Deinde servi dominum abiciunt in fervens pavimentum. Excipiunt servi fideles, servae cum clamore concurrunt: Larcius vivere se confitetur. Diffugiunt servi, quorum magna pars comprehensa est, sed dominus periit ultionis solacio.

Larcio era un padrone superbo e spietato. Faceva il bagno nella casa di campagna di Formia. D’un tratto gli schiavi circondano Larcio: uno gli afferra la gola, un altro gli colpisce il volto, un altro gli pesta il petto e il ventre. Quindi gli schiavi gettano il padrone sul pavimento surriscaldato. Gli schiavi fedeli lo raccolgono, le schiave accorrono con clamore: Larcio mostra di esser vivo. Gli schiavi fuggono qua e là, gran parte di loro è stata catturata, ma il padrone morì con il sollievo della vendetta.