Tempo creatura di Dio

At si cuiusquam volatilis sensus vagatur per imagines retro temporum et te, Deum omnipotentem et omnicreantem et omnitenentem, caeli et terrae artificem, ab opere tanto, antequam id faceres, per innumerabilia saecula cessasse miratur, evigilet atque adtendat, quia falsa miratur. Nam unde poterant innumerabilia saecula praeterire, quae ipse non feceras, cum sis omnium saeculorum auctor et conditor? Aut quae tempora fuissent, quae abs te condita non essent? Aut quomodo praeterirent, si numquam fuissent? Cum ergo sis operator omnium temporum, si fuit aliquod tempus antequam faceres caelum et terram, cur dicitur, quod ab opere cessabas? Id ipsum enim tempus tu feceras, nec praeterire potuerunt tempora, antequam faceres, tempora. Si autem ante caelum et terram nullum erat tempus, cur quaeritur quid tunc faciebas? Non enim erat tunc, ubi non erat tempus.

Agostino

Ma se il pensiero errante di qualcuno vaga tra le immagini del tempo passato e si meraviglia che tu, Dio onnipotente, che genera tutto e che regge tutto, creatore del cielo e della terra, per innumerevoli secoli ti sia astenuto da una tanto grande opera, prima che la facessi, si svegli e presti attenzione, poiché si stupisce di cose false. Infatti da dove potevano trascorrere innumerevoli secoli, che egli stesso non aveva fatto, essendo tu l’autore e il creatore di tutti i secoli? O quali tempi ci sarebbero stati, che non fossero stati creati da te? O come trascorrerebbero, se non ci fossero mai stati? Essendo tu l’autore di tutti i tempi, se vi fu un qualche tempo prima che creassi il cielo e la terra, perché si dice che ti astenevi dall’opera? Infatti tu avevi creato questo stesso tempo, e non poterono trascorrere tempi prima che tu creassi i tempi. Ma se prima del cielo e della terra non c’era nessun tempo, perché ci si chiede cosa facessi allora? Infatti non esisteva un allora, dove non esisteva un tempo.