Attico e Antonio (I)
In bello apud Mutinam vere divinus Atticus appellari potest, si divinatio appellanda est perpetua naturalis bonitas, quae nullis casibus agitur neque minuitur. Quid dicam? Hostis Antonius iudicatus Italia cesserat; spes restituendi nulla erat. Nam insequebantur Antonii familiares non solum inimici, qui tum erant potentissimi et plurimi, sed etiam amici qui adversariis eius se dabant et in eo laedendo sperabant se aliquam commoditatem consecuturos esse. Hi omnes Antonii uxorem Fulviam omnibus rebus spoliare cupiebant, liberos etiam exstinguere parabant. Atticus cum Ciceronis intima familiaritate uteretur et amicissimus esset Bruto, non modo nihil his indulsit ad Antonium violandum, sed e contrario familiares eius ex urbe profugientes, quantum potuit, texit adiuvitque. Quae cum faciebat, quis existimaret eum temporis causa facere? Nemini enim in opinionem veniebat Antonium rerum potiturum esse. Sed sensim is a nonnullis optimatibus reprehendebatur, quod parum odisse malos cives videretur. Ille autem faciebat quod par iudicabat potius quam quod alii laudabant.
Cornelio Nepote
Nella guerra presso Modena Attico può davvero essere chiamato profetico, se si deve chiamare profezia la perpetua bontà naturale, che non è spinta né diminuita da nessun caso. Cosa potrei dire? Antonio, giudicato nemico, si era allontanato dall’Italia; non c’era nessuna speranza di ritornare. Infatti perseguitano gli amici di Antonio non solo i nemici, che allora erano moltissimi e potentissimi, ma anche gli amici, che si consegnavano ai suoi (= di Antonio) avversari e nel danneggiarlo speravano che avrebbero ottenuto un qualche vantaggio. Tutti questi volevano privare la moglie di Antonio, Fulvia, di ogni cosa, si preparavano anche a uccidere i figli. Attico, servendosi dell’intima amicizia di Cicerone ed essendo molto amico di Bruto, non solo non assecondò per nulla costoro per colpire Antonio, ma al contrario, per quanto poté, protesse e aiutò i suoi (= di Antonio) intimi che fuggivano dalla città. Chi avrebbe potuto ritenere, quando faceva queste cose, che egli agiva per opportunità? A nessuno infatti veniva in mente che Antonio si sarebbe impadronito del potere. Ma veniva moderatamente ripreso da alcuni ottimati, poiché sembrava che odiasse poco i cittadini malvagi. Ma egli faceva ciò che riteneva giusto piuttosto che ciò che gli altri lodavano.
